domenica 23 marzo 2008

NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 404 del 24 marzo 2008

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

Sommario di questo numero:
1. Maria G. Di Rienzo: Tibet. Il reato di cantare
2. Il 26 marzo a Casalbordino
3. Daniele Barbieri: Arthur C. Clarke
4. "Noi siamo chiesa": Auguri ad Hans Kung per l'ottantesimo compleanno
5. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento
6. Letture: Francesca Balena Arista, Le Corbusier e il razionalismo
7. Riedizioni: Carson McCullers, Il cuore e' un cacciatore solitario
8. Riedizioni: George Orwell, Giorni in Birmania
9. Riedizioni: Pier Paolo Pasolini, Petrolio
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'

1. EDITORIALE. MARIA G. DI RIENZO: TIBET. IL REATO DI CANTARE
[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59@libero.it) per
questo intervento.
Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio;
prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, narratrice,
regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche
storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica
dell'Universita' di Sydney (Australia); e' impegnata nel movimento delle
donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei
diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Con Michele Boato e Mao
Valpiana ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come
donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita
l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di
donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". Tra le opere
di Maria G. Di Rienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti,
Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza
velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli
2005. Un piu' ampio profilo di Maria G. Di Rienzo in forma di intervista e'
in "Notizie minime della nonviolenza" n. 81]

Ci sono i numeri, le date. Il Tibet venne invaso nel 1950 per "liberare le
masse" dagli "imperialisti stranieri". Rivolte scoppiarono nel 1956 nel
Tibet dell'est, ed una molto particolare a Lhasa nel 1959. Le stime parlano
di 87.000 morti nei sedici mesi che seguirono la seconda sollevazione.
Centomila tibetani, fra cui il Dalai Lama, fuggirono dal paese. Nei
successivi vent'anni circa 6.000 monasteri, templi e luoghi di culto vengono
distrutti, e molto della cultura tibetana va perduto. Nel 1989 il governo
cinese decreta la legge marziale per il Tibet. Le manifestazioni non si sono
pero' mai fermate del tutto: subito represse, quasi mai viste dalla
comunita' internazionale. Stampare un volantino, criticare il governo,
sventolare bandiere sono tutti reati, in Tibet. Persino cantare e' vietato,
e ne e' testimone la storia di Ngawang Kyizom, la donna tibetana che per
aver cantato "Lunga vita al Dalai Lama" e "Tibet libero", per novanta
secondi, ha passato tre anni di abusi e pestaggi in galera, senza processo.
Numeri. Puoi avere 14 anni, o 75: nelle prigioni ci sono donne tibetane di
entrambe queste eta'. Hanno cantato, o hanno festeggiato una ricorrenza
tradizionale, o hanno pregato, o sono sospettate di fare tutte queste
terribili cose. Date: era il 12 marzo 1959 quando le monache tibetane
organizzarono la protesta di massa delle donne a Lhasa, una protesta
assolutamente pacifica. I sacrifici che queste donne coraggiose hanno fatto,
cio' che hanno sopportato, cio' che hanno perduto (parenti, amici, salute, e
anche la vita), sono memorie palpabili in Tibet.
Ma e' difficile sapere come stanno andando le cose ora: l'esercito si
ammassa alle frontiere nel Sichuan, la stampa straniera e' tenuta distante
dai luoghi delle sollevazioni, e la censura governativa e' forte su tutte le
altre fonti di informazione. La stampa cinese parla di "tredici innocenti
civili uccisi dai manifestanti", le organizzazioni tibetane in esilio
stimano ad un centinaio i morti fra i dimostranti.
Numeri e date. Poi arrivano le immagini. Il viso di un giovane monaco
striato dal sangue che gli cola dalla testa. I suoi occhi sono fermi, e
sembrano molto piu' vecchi del suo volto. La figuretta di una ragazza
sorridente, e sotto di essa le note che dicono che andava bene a scuola, e
di chi era figlia. Aveva 16 anni e non ne avra' mai di piu'. Non c'e' niente
al mondo, per me, niente, che giustifichi la gioventu' rubata al primo,
l'intera vita sottratta alla seconda. Niente al mondo che possa rendere
reato il cantare.

2. INCONTRI. IL 26 MARZO A CASALBORDINO
[Dal sito www.nonviolenti.org riprendiamo e diffondiamo.
Tonino Bello e' nato ad Alessano nel 1935, vescovo di Molfetta, presidente
nazionale di Pax Christi, e' scomparso nel 1993; costantemente impegnato
dalla parte degli ultimi, promotore di iniziative di solidarieta' con gli
immigrati, per il disarmo, per i diritti dei popoli e la dignita' umana,
ideatore ed animatore di grandi iniziative nonviolente, e' stato un grande
costruttore di pace e profeta di nonviolenza. Opere di Tonino Bello:
segnaliamo particolarmente, tra le molte sue pubblicazioni, I sentieri di
Isaia, La Meridiana, Molfetta 1989; Il vangelo del coraggio, San Paolo,
Cinisello Balsamo (Mi) 1996; e' in corso la pubblicazione di tutte le opere
in Scritti di mons. Antonio Bello, Mezzina, Molfetta 1993 sgg., volumi vari.
Opere su Tonino Bello: cfr. per un avvio Luigi Bettazzi, Don Tonino Bello.
Invito alla lettura, San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 2001; la biografia di
Claudio Ragaini, Don Tonino, fratello vescovo, Edizioni Paoline, Milano
1994; Alessandro D'Elia, E liberaci dalla rassegnazione. La teologia della
pace in don Tonino Bello, La Meridiana, Molfetta (Ba) 2000. Nella rete
telematica materiali utili di e su Tonino Bello sono nel sito di Pax
Christi: www.peacelink.it/users/paxchristi, in quello de La Meridiana:
www.lameridiana.it e in molti altri ancora]

Pax Christi Abruzzo e Rete Radie' Resch, in collaborazione con la Rete
Nonviolenta Abruzzo, la Rete Lilliput d Pescara e di Chieti, l'Emporio Primo
Vere di Pescara, il Movimento Nonviolento di Verona, organizza il 26 marzo
2008 un convegno sulla figura di don Tonino Bello, vescovo pugliese per
tanti anni presidente di Pax Christi Italia.
Il prossimo 20 aprile ricorrera' il XV anniversario della sua scomparsa e
nel dicembre scorso la sua diocesi di
appartenenza(Molfetta-Ruvo
-Giovinazza-Terlizzi) ha dato inizio al processo
di beatificazione.
Tra le due date abbiamo inserito il nostro convegno che non vuole essere
solo cerimonia di commemorazione ma anche stimolo e pungolo ad essere
costruttori di pace e sognatori di un mondo migliore, piu' giusto e piu'
solidale, come il caro don Tonino faceva. La contemplattivita' del
cristiano, la convivialita' delle differenze e l'alfabeto della pace (solo
per citare alcune delle tante intuizioni profetiche di don Tonino) ci
accompagneranno in un intenso percorso spirituale e umano. Vi proponiamo il
programma del convegno.
Cordiali saluti
Carmine Miccoli, Alessio Di Florio
*
Programma del convegno "Don Tonino Bello, servo dei sogni", Casalbordino
(Chieti), 26 marzo 2006.
Ore 16, Chiesa SS. Salvatore: Messa in ricordo di don Tonino (deceduto il 20
aprile 1993). Presiede don Tonio Dell'Olio.
Ore 17, Biblioteca comunale: svolgimento del convegno.
- Introduzione e presentazione delle attivita' di Pax Christi e di "Mosaico
di pace", a cura degli aderenti al Movimento;
- Riflessione di Tonio Dell'Olio, gia' coordinatore di Pax Christi Italia;
- Saluto delle autorita' e simbolica consegna delle donazioni alla
Biblioteca dei libri forniti dalla Casa per la nonviolenza di Verona;
- Conclusioni;
- Rinfresco, con prodotti biologici e del commercio equo e solidale e di
LiberaTerra, a cura dell'Emporio Primo Vere di Pescara.
*
Per ulteriori informazioni: tel. 3494254406, e-mail:
retenonviolenta@altervista.org

3. LUTTI. DANIELE BARBIERI: ARTHUR C. CLARKE
[Dal quotidiano "Il manifesto" del 20 marzo 2008, col titolo "Arthur Clarke,
la sentinella della science fiction" e il sommario "La morte dello scrittore
che ispiro' 2001 Odissea nello spazio. Un prolifico autore e polemista
contro tutte le religioni".
Daniele Barbieri, nato a Roma il 3 ottobre 1948, vive a Imola; pubblicista
dal 1970 e giornalista professionista dal 1991, da sempre impegnato nei
movimenti per la pace, di solidarieta' e per i diritti civili, ha lavorato
all'interno dei quotidiani "Il manifesto" (per il quale e' stato a lungo
corrispondente dall'Emilia Romagna), "L'unione sarda" e "Mattina"
(supplemento bolognese de "L'unita'"); ha collaborato a numerose riviste,
fra cui "Mondo nuovo", "Musica jazz", "Azione sociale", "Muzak", "Il
discobolo", "Politica ed economia" (di cui e' stato redattore), "Meta",
"Cyborg", "Alfazeta", "Mosaico di pace", "Hp - Acca parlante", "Zero in
condotta", "Amici dei lebbrosi", "Redattore sociale", attualmente e'
redattore del settimanale "Carta"; da tempo collabora con il mensile "Piazza
grande" (con cui ha organizzato anche vari corsi di giornalismo sociale) e
con alcune ong (in particolare il Cospe) nella formazione o in ricerche; ha
lavorato all'agenzia on line "Migranews" (sostenuta dalla linea Equal
dell'Unione europea): nel giugno 2005 la Emi di Bologna ha pubblicato il
volume Migrante-mente, il popolo invisibile prende la parola, che raccoglie
una selezione di venticinque autori e autrici fra quelli che hanno scritto
per "Migranews". Come reporter (e come persona impegnata contro le guerre)
e' stato nei Balcani, in America latina e in Africa; nell'aprile del 2002 si
e' recato in Palestina con una delegazione del "Coordinamento degli enti
locali per la pace". E' genitore di Jan. Inoltre e' autore o co-autore di
alcuni testi per la scuola (due sulla fantascienza e uno sullo sport), di un
book-game sul '68 e inoltre di Agenda nera: 30 anni di neofascismo in
Italia, de I signori del gioco: storia, massificazione, interpretazioni
dello sport (con lo pseudonimo di Gianni Boccardelli) e di testi inseriti in
alcuni libri a piu' mani. Con Riccardo Mancini, da poco scomparso, ha
pubblicato alcuni libri e moltissimi articoli di fantascienza (erano loro
quell'"Erremme Dibbi'" che scriveva tanti anni sul quotidiano "Il manifesto"
articoli non dimenticati).
Su Arthur C. Clarke dalla Wikipedia (edizione italiana) riprendiamo per
stralci la seguente scheda (decisamente incompleta nella bibliografia): "Sir
Arthur Charles Clarke (Minehead, 16 dicembre 1917 - Colombo, 19 marzo 2008)
e' stato un autore di fantascienza e inventore britannico. Clarke e' ai piu'
noto per il suo romanzo 2001: Odissea nello spazio. Ispirato al racconto
breve La sentinella (The Sentinel - 1948) dello stesso Clarke, il romanzo e'
in realta' cresciuto assieme alla sceneggiatura del film 2001: Odissea nello
spazio realizzato dal regista Stanley Kubrick. Clarke ha pero' al suo attivo
una produzione letteraria assai estesa, tra cui la celebre serie di Rama,
che alcuni considerano come una sorta di seguito di 2001. Esiste poi un
asteroide (4923 Clarke) battezzato cosi' in suo onore. Sempre in suo onore
e' stata chiamata "Fascia di Clarke" l'orbita geostazionaria della terra.
Egli infatti fu il primo che ipotizzo', in un suo romanzo, l'utilizzo
dell'orbita geostazionaria per i satelliti dedicati alle telecomunicazioni.
Trovandosi sulla fascia di Clarke tutti i satelliti televisivi, una ditta
tedesca di produzione di ricevitori satellitari ha pensato di prendere il
nome di Clarke-Tech e dunque anch'essa deve il suo nome allo scrittore. E'
considerato un autore di fantascienza "classica", dato che una
caratteristica saliente dei suoi romanzi e' l'attenzione per la
verosimiglianza scientifica. Arthur Charles Clarke nacque a Minehead, nel
Somerset (Inghilterra), il 16 dicembre del 1917. Da ragazzo, Clarke si
divertiva leggendo con trasporto ed entusiasmo vecchie riviste di
fantascienza. Dopo le scuole superiori non riusci' ad entrare in nessun
college e di conseguenza inizio' a lavorare. Il suo primo lavoro fu di revis
ore dei conti per il governo. Durante la seconda guerra mondiale lavoro' per
la Royal Air Force come esperto di radar e fu coinvolto nel successivo
sviluppo del sistema di difesa radar che aveva consentito alla Raf di
vincere la battaglia contro gli invasori nazisti. Dopo la guerra si laureo'
al King's College di Londra. Il suo piu' importante contributo puo' essere
considerato l'idea che i satelliti geostazionari potrebbero essere il
sistema ideale per le telecomunicazioni: propose questo concetto in un
articolo scientifico dal titolo "Can Rocket Stations Give Worldwide Radio
Coverage?" ("Possono le stazioni orbitanti fornire una copertura radio
mondiale?"), pubblicato su "Wireless World" nell'ottobre del 1945. Proprio
grazie a questo contributo, l'orbita geostazionaria e' oggi nota anche come
orbita Clarke o fascia di Clarke in suo onore. Nei primi anni Quaranta,
mentre militava ancora nella Raf, inizio' a vendere le sue storie di
fantascienza alle riviste del settore. Lavoro' anche, per breve tempo come
viceredattore (Assistant Editor) a "Science Abstracts", prima di dedicarsi a
tempo pieno al mestiere di scrittore (1951). E' stato anche presidente della
British Interplanetary Society ("Societa' interplanetaria britannica") e
membro dell'Underwater Explorers Club ("Club degli esploratori subacquei").
Dal 1956 ha vissuto nello Sri Lanka, a Colombo, dove e' scomparso il 19
marzo 2008 all'eta' di 90 anni per una crisi respiratoria. Il 26 Maggio del
2000 e' stato insignito della carica onorifica di "Knight Bachelor" in una
cerimonia a Colombo per i suoi meriti nella letteratura. L'investitura
veniva ritardata, su richiesta di Clarke, dal 1998 a causa di una accusa di
pedofilia da parte del tabloid inglese "The sunday mirror", accusa che fu
comunque considerata senza basi dalla polizia dello Sri Lanka e ritrattata
dalla stampa poco dopo. A dicembre del 2007, in occasione del suo
novantesimo compleanno (come dice Clarke "dopo aver completato 90 orbite
intorno al sole") ha registrato un messaggio video rilasciato su YouTube.
Tra le opere di Arthur C. Clarke: a) ciclo di Odissea nello Spazio: 2001:
Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey, 1968), Editrice Nord; 2010:
Odissea due (2010: Odyssey Two, 1982), Bur; 2061: Odissea tre (2061: Odyssey
Three, 1987); 3001: Odissea finale (3001: The Final Odyssey, 1997); b) ciclo
di Rama: Incontro con Rama (Rendez-Vous with Rama, 1973), Mondadori Urania
n. 634; Rama II (Rama II, 1989) coautore con Gentry Lee; Il giardino di Rama
(The Garden of Rama, 1991) coautore con Gentry Lee; Rama rivelato (Rama
Revealed, 1993) coautore con Gentry Lee; c) altri romanzi: Le sabbie di
Marte (The Sands of Mars, 1951), Mondadori Urania n. 1 e 402; Ombre sulla
Luna (Earthlight, 1951), Mondadori Urania n. 145 e 522; Preludio allo spazio
(Prelude to Space, 1951), Mondadori Urania n. 19; Isole cosmiche (Islands in
the Sky, 1952), Mondadori Urania n. 54; Le guide del tramonto (Childhood's
End, 1953), Mondadori Urania n. 467; La citta' e le stelle (The City and the
Stars, 1956), Mondadori Urania n. 158 e 456; I guardiani del mare (The Deep
Range, 1957), Mondadori Urania n. 278; Racconti dal pianeta Terra (Tales
from the White Hart, 1957); Polvere di Luna (A Fall of Moondust, 1961),
Mondadori Urania n. 281; Le porte dell'oceano (People of the Sea, 1963),
Mondadori Urania n. 373; Terra Imperiale (Imperial Earth, 1975), Mondadori
Urania n. 688; Le Fontane del Paradiso (The Fountains of Paradise, 1979),
Mondadori Urania n. 796; Culla (Cradle, 1988) coautore con Gentry Lee,
Rizzoli; Voci di Terra lontana (The Songs of Distant Earth, 1986), Rizzoli;
Il fantasma del Titanic (The Ghost from the Grand Banks, 1990), Rizzoli;
Oltre il buio della notte (Beyond the Fall of Night, 1990) coautore con
Gregory Benford; La luce del passato (The Light of Other Days, 2000),
Rizzoli, coautore con Stephen Baxter; L'occhio del tempo (Time's Eye, 2003),
Editrice Nord, coautore con Stephen Baxter; L'occhio del sole (Sunstorm,
2005), Editrice Nord, coautore con Stephen Baxter; d) alcune antologie di
racconti: All'insegna del Cervo Bianco (Tales from the White Hart, 1957),
Mondadori Urania n. 367 e 884; Storie di Terra e Spazio (Tales of Ten
Worlds, 1962), Mondadori Urania n. 1039; Vento solare (The Wind from the
Sun, 1972); Spedizione di soccorso, Mondadori Urania Classici n. 17; La
sentinella (The Sentinel, 1983), Mondadori Urania n. 514; Racconti dal
pianeta Terra (Tales from Planet Earth, 1990); e) alcune antologie che
contengono suoi racconti: Otto racconti, Mondadori Urania n. 321; Per tutti
i diavoli dell'universo (1977) ; I grandi maestri della fantascienza 2 (The
Sfwa Grand Masters: Vol. 2, 2002); f) alcuni altri racconti: Viaggiate via
cavo (Travel by Wire!, 1937) - uscito come appendice ad Urania n. 844; I
nove miliardi di nomi di Dio (The Nine Billion Names of God, 1967); La
stella (noto anche come La cripta) (The Stars, 1955, Premio Hugo nel 1956)"]

Un alieno fra gli alieni. Ma anche una delle piu' clamorose smentite alla
tesi dominante secondo cui nel Novecento le "due culture", quella
scientifica e quella umanistica, non saprebbero piu' dialogare.
Lo scienziato e scrittore Arthur Charles Clarke se n'e' andato a 91 anni.
Poteva essere l'uomo piu' ricco del mondo se avesse brevettato l'idea delle
comunicazioni via satellite: l'intera comunita' scientifica gliene riconobbe
la paternita' ma nessuno gli sborso' un centesimo. Ma lui seppe
accontentarsi: dei tanti premi, letterari e scientifici; di avere ispirato
il regista Stanley Kubrik per 2001, odissea nello spazio, uno dei film piu'
belli del secolo scorso; di avere partecipato a tanti progetti fra cui
quelli per "il grande incontro" con le intelligenze extra-terrestri.
Era nato in Inghilterra nel 1917 ma dal '56 abitava nello Sri Lanka dove nel
'98 lo raggiunse una curiosa (anche per l'eta') accusa di pedofilia. Una
storia mai chiarita dietro la quale molti videro una congiura contro l'uomo
che non perdeva un'occasione per attaccare il Vaticano e le grandi
religioni.
Il suo primo racconto e' del '46. Come il suo amico-rivale Isaac Asimov
(morto nel '92) ha sempre coniugato la scrittura con l'attivita' di
divulgatore e, per un periodo, conferenziere. Il suo razionalismo era
mitigato - persino contraddetto - da una forma di "misticismo
trascendentale" che emerge chiara in racconti e romanzi.
Era presuntuoso. Ma qualche ragione l'aveva. Tant'e' che gli astronauti di
Apollo 15 nel '71 chiamarono un cratere lunare Earthlight, titolo d'un suo
celebre romanzo. Clarke accampava la pretesa (anche questa abbastanza
fondata) di essere il profeta del "grande incontro", cioe' dei progetti per
comunicare con gli alieni. Di fronte agli insuccessi invitava alla pazienza:
prima o poi, sosteneva, li incontreremo. E sara' un gran giorno.
Letterariamente criticabile, non sprizzava certo l'energia ipnotica di un
Dick, di una Le Guin, di uno Sturgeon. Eppure alcuni suoi romanzi e racconti
hanno fatto storia e soprattutto breccia nel cuore di chi ama leggere. Al di
la' di 2001, i suoi romanzi piu' sorprendenti (ed entrambi ingiustamente
sottovalutati almeno in Italia) sono Le guide del tramonto e Incontro con
Rama. Nel primo, del 1953, c'e' l'incontro con i Superni, venuti a
"incivilirci" ma che a lungo non potranno mostrarsi perche' hanno le
fattezze del piu' antico nemico, il Diavolo, e dunque i bellicosi terrestri
dovranno essere rieducati prima di godere della loro superscienza-filosofia.
Altrettanto sconvolgente, per l'ego della nostra razza, quel che accade in
Incontro con Rama, scritto 20 anni dopo, dove non solo gli alieni risultano
incomprensibili ma neppure ci degnano di uno sguardo. Il pur invecchiato La
citta' e le stelle resta comunque uno dei piu' inquietanti ma ragionevoli
scenari su una civilta' che, per pigrizia, si inaridisce diventando schiava
delle macchine che ha costruito e che nessuno comprende piu'. Come del resto
indecifrabile resta anche il monolite nero de La sentinella, il racconto
alla base di 2001, odissea nello spazio.
Nonostante gli evidentissimi limiti letterari, molti suoi racconti e alcuni
romanzi restano di piacevole lettura: Medusa, Terra imperiale, Le fontane de
l paradiso, qualche pagina dei vari "seguiti" di 2001. Se pero' cercate lo
choc del futuro dovete rivolgervi altrove: Clarke (al contrario di Philip
Dick) fu autore di pochi, azzeccati libri.
Fra tante previsioni scientifiche centrate, Clarke annovero' alcune
clamorose disfatte intellettuali. Non intui' l'incredibile salto in avanti
dei micro-chips, previde un dialogo umani-delfini che non si e' realizzato e
anche i suoi scenari politici furono smentiti dagli eventi. Ma da vero uomo
di scienza imparo' dagli errori. Fu uno dei piu' entusiasti sostenitori di
Internet e cerco' di promuovere lo sviluppo di computer e telecomunicazioni
nel Terzo mondo (se l'impresa falli' le ragioni furono, con ogni evidenza,
tutte politiche).
Come scienziato, scrittore, divulgatore e polemista fu coerente nel metterci
in guardia sia contro l'irrazionalismo dilagante che contro la "religione
della scienza" e i suoi santoni. Anche in questo fu un grande: giu' il
cappello dunque o se preferite alzate lo sguardo alle stelle e oltre.

4. AMICIZIE. "NOI SIAMO CHIESA": AUGURI AD HANS KUNG PER L'OTTANTESIMO
COMPLEANNO
[Da Vittorio Bellavite (per contatti: vittorio.bellavite@fastwebnet.it)
riceviamo e diffondiamo il seguente comunicato di "Noi Siamo Chiesa" (per
contatti: via N. Benino 3, 00122 Roma e via Bagutta 12 20121 Milano, tel.
3331309765 e 022664753, e-mail: vi.bel@iol.it, sito:
www.we-are-church.org/it) del 19 marzo 2008 di auguri ad Hans Kung per il
suo ottantesimo compleanno. Segnaliamo che nel riprodurre il testo sul
nostro notiziario - conformandolo alle peculiarita' grafiche richieste dalla
trasmissione per posta elettronica a computer con sistemi operativi
diversi - abbiamo usato la grafia Kueng anziche' Kung per
segnalare/sciogliere l'umlaut sulla vocale u (ma nel titolo abbiamo
preferito la grafia semplificata).
Hans Kueng, teologo nato nel 1928 in Svizzera, sacerdote cattolico, nel '62
fu nominato da Giovanni XXIII consulente teologico del Concilio, docente a
Tubinga. Tra le opere di Hans Kueng: Essere cristiani (1974); 20 tesi
sull'essere cristiani - 16 tesi sulla donna nella Chiesa (1975-'76); Dio
esiste? (1978); Teologia in cammino (1978); (con J. Ching), Cristianesimo e
religiosita' cinese (1988); Conservare la speranza (1990); Progetto per
un'etica mondiale (1990); Ebraismo (1991); (a cura di, con K. J. Kueschel),
Per un'etica mondiale (1993); Islam (2005). Opere su Hans Kueng: cfr. il
sintetico profilo in AA. VV., Etiche della mondialita', Cittadella, Assisi
1996. Si veda anche H. Haering, K. J. Kueschel (a cura di), Hans Kueng:
itinerario e opera, Queriniana, Brescia 1978. Dalla Wikipedia riprendiamo la
seguente scheda biografica "Il teologo svizzero Hans Kueng (Sursee, Cantone
di Lucerna, 19 marzo 1928) dopo gli studi liceali compiuti a Lucerna, viene
ammesso al Pontificium Collegium Germanicum et Hungaricum di Roma e studia
filosofia e teologia presso la pontificia Universita' Gregoriana. Viene
ordinato sacerdote a Roma nel 1954 e celebra la sua prima messa nella
basilica di San Pietro, davanti a un gruppo di Guardie Svizzere. Prosegue
gli studi a Parigi, dove consegue il Dottorato in teologia presso l'Institut
Catholique difendendo una tesi sulla dottrina della Giustificazione del
teologo riformato Karl Barth. A soli 32 anni, nel 1960, viene nominato
professore presso la Facolta' di Teologia cattolica all'Universita' di
Tubinga, in Germania, dove fondera' anche l'Istituto per la ricerca
ecumenica. Tra il 1962 e il 1965 partecipa al Concilio Vaticano II in
qualita' di esperto, nominato da papa Giovanni XXIII: in questa occasione
conosce Joseph Ratzinger, che prende parte al Concilio come teologo
consigliere del vescovo di Colonia. Tornato a Tubinga, invita l'universita'
ad assumere Ratzinger come professore di teologia dogmatica: la cooperazione
tra i due termina nel 1968 quando, a seguito delle manifestazioni
studentesche, Ratzinger si sposta su posizioni piu' conservatrici. Nel 1970
pubblica il libro Infallibile? Una domanda: e' il primo teologo cattolico di
spicco a mettere in dubbio la dottrina dell'infallibilita' papale dallo
scisma dei Vecchi Cattolici del 1871. In conseguenza di cio', la
Congregazione per la dottrina della fede (di cui intanto Joseph Ratzinger e'
diventato Prefetto) il 18 dicembre 1979 gli ha revocato la missio canonica
(l'autorizzazione all'insegnamento della teologia cattolica). Kueng conserva
comunque la cattedra presso il suo Istituto (che viene pero' separato dalla
facolta' cattolica). Ha lasciato l'insegnamento nel 1996 per raggiunti
limiti di eta'. Rimane il principale contestatore dell'autorita' papale (che
insiste nell'affermare essere un'invenzione umana) e del culto mariano;
continua la sua lotta perche' la chiesa cattolica (sulla scia del Concilio
Vaticano II) si apra al presente, ammetta le donne a ogni ministero,
favorisca la partecipazione dei laici alla vita religiosa, incentivi il
dialogo ecumenico e interreligioso e si apra al mondo, abbandonando
l'eurocentrismo. Nel 1993 ha creato la fondazione Weltethos (Etica globale),
impegnata a sviluppare e rafforzare la cooperazione tra le religioni
mediante il riconoscimento dei valori comuni e a disegnare un codice di
regole di comportamento universalmente accettabili. Weltethos ha preparato
il documento 'Towards a Global Ethic: An Initial Declaration' (Verso
un'etica globale: Una dichiarazione iniziale) che e' stato sottoscritto nel
1993 a Chicago dal Council for a Parliament of the World's Religions. Il 26
settembre 2005, Kueng e' stato ricevuto a Castel Gandolfo dal vecchio amico
e collega Ratzinger ora papa Benedetto XVI, col quale ha avuto un cordiale
colloquio di cui entrambi si sono detti soddisfatti". Tra le molte opere di
Hans Kueng disponibili in italiano: Le strutture della Chiesa, Borla, 1965;
Riforma della Chiesa e unita' dei cristiani, Borla, 1965; Veracita'. Per il
futuro della Chiesa, Queriniana, 1969; Chiesa, Queriniana, 1972;
Incarnazione di Dio. Introduzione al pensiero teologico di Hegel,
prolegomeni ad una futura cristologia, Queriniana, 1972; Che cosa deve
rimanere nella Chiesa, Queriniana, 1974; (con Yves Congar e Piet
Schoonenberg), L'esperienza dello Spirito. In onore di Edward Schillebeeckx,
Queriniana, 1974; Che cosa e' la confermazione?, Queriniana, 1976;
L'infallibilita', Mondadori, 1977; Andare a messa. Perche'?, Queriniana,
1979; La giustificazione, Queriniana, 1979; (con Edward Schillebeeckx e J.
Baptist Metz), Verso la Chiesa del terzo millennio, Queriniana, 1979; (con
Pinchas Lapide), Gesu' segno di contraddizione. Un dialogo
ebraico-cristiano, Queriniana, 1980; Dio esiste?, Mondadori, 1980;
Ventiquattro tesi sul problema di Dio, Mondadori, 1980; Vita eterna?,
Mondadori, 1983; Cristianesimo e religioni universali. Introduzione al
dialogo con islamismo, induismo e buddhismo, Mondadori, 1986; Teologia in
cammino. Un'autobiografia spirituale, Mondadori, 1987; (con Norbert
Greinacher), Contro il tradimento del Concilio. Dove va la Chiesa cattolica,
Claudiana, 1987; Perche' sono ancora cristiano, Marietti, 1988; Arte e
problema del senso, Queriniana, 1988; (con Walter Jens), Poesia e religione,
Marietti, 1989; Maestri di umanita', Rizzoli, 1989; (con Julia Ching),
Cristianesimo e religiosita' cinese, Mondadori, 1989; Venti tesi sull'essere
cristiani. Sedici tesi sulla donna nella Chiesa, Mondadori, 1990; Conservare
la speranza, Rizzoli, 1990; Perche' sono ancora cristiano, Tea, 1991;
Progetto per un'etica mondiale, Rizzoli, 1991; La Chiesa, Queriniana, 1992;
Verso l'Europa. Considerazioni sul futuro della Svizzera,
Casagrande-Fidia-Sapiens, 1992; Mozart. Tracce della trascendenza,
Queriniana, 1992; Ebraismo. Passato, presente e futuro, Rizzoli, 1993;
Credo. La fede, la Chiesa e l'uomo, Rizzoli, 1994; Credo. La fede, la Chiesa
e l'uomo contemporaneo, Rizzoli, 1996; Della dignita' del morire. Una difesa
della libera scelta, Rizzoli, 1996; Ebraismo. Passato, presente, futuro,
Rizzoli, 1995; (con Karl-Josef Kuschel), Per un'etica mondiale. La
dichiarazione del parlamento delle religioni mondiali, Rizzoli, 1995; (con
Leonardo Boff e Norbert Greinacher), Il grido degli ultimi. La Chiesa dei
poveri tra il nord e il sud del mondo, Datanews, 1997; Vita eterna?,
Rizzoli, 1998; Grandi pensatori cristiani, Rizzoli, 1999; Cristianesimo,
Rizzoli, 1999; Ebraismo, Rizzoli, 1999; La Chiesa cattolica. Una breve
storia, Rizzoli, 2001; Etica mondiale per la politica e l'economia,
Queriniana, 2002; Credo. La fede, la chiesa e l'uomo contemporaneo, Rizzoli,
2003; Ricerca delle tracce. Le religioni universali in cammino, Queriniana,
2003; Religioni mondiali, pace mondiale, etica mondiale, Queriniana, 2004;
(con Juergen Hoeren), Perche' un'etica mondiale? Religione ed etica in tempi
di globalizzazione. Intervista, Queriniana, 2004; Scontro di civilta' ed
etica globale. Globalizzazione, religioni, valori universali, pace,
Datanews, 2005; Islam. Passato, presente e futuro, Rizzoli, 2005;
L'intellettuale nell'Islam, Diabasis, 2005; La donna nel cristianesimo,
Queriniana, 2005]

Oggi 19 marzo Hans Kueng compie ottanta anni. Auguri dal movimento
internazionale "We Are Church - Noi Siamo Chiesa" e da tutti i cattolici che
si ispirano al Concilio Vaticano II e che lo ringraziano per la sua opera.
La perseveranza di Hans Kueng nell'azione per il rinnovamento della Chiesa
cattolica romana e il suo impegno per l'ecumenismo e il dialogo tra le
grandi religioni sono per il movimento internazionale We Are Church (di cui
"Noi Siamo Chiesa" e' la sezione italiana) incoraggiamento, ispirazione e
incitamento. Grande e' la riconoscenza che tutti i movimenti per la riforma
della Chiesa cattolica gli devono esprimere in occasione del suo ottantesimo
compleanno. Kueng e', in particolare, uno dei padri spirituali dell'"Appello
al popolo di Dio" del 1995, da cui nacque il movimento internazionale We Are
Church.
Il teologo svizzero, noto in tutto il mondo, nominato perito ufficiale del
Concilio Vaticano II (1962-1965) da papa Giovanni XXIII, nonostante il
successivo isolamento ecclesiale, ha dato un contributo decisivo alla
formazione di una teologia ecumenica e al dialogo interreligioso, e continua
a lavorare in modo attivo e creativo ai progetti a cui ha dato vita. La sua
tesi di dottorato, scritta nel 1957 e dedicata al problema della
giustificazione nei lavori del teologo evangelico Karl Barth, fu lodata
anche da Joseph Ratzinger, che insegno' a Tubinga insieme a Kueng fino al
1968. Con opere di grande significato (Die Kirche, 1967 [La Chiesa, tr. it.,
1972]; Christ sein, 1974 [Essere cristiani, tr. it., 1976]; Existiert Gott?,
1978 [Dio esiste?, tr. it., 1979]), ben presto Kueng ha non solo diffuso tra
l'opinione pubblica puntuali idee riformatrici, ma ha dato loro, scrivendo
opere di rilievo, densi fondamenti di carattere biblico e sistematico.
Con il suo impegno ecumenico, Kueng ha contribuito in modo determinante, nel
1999, alla nascita della dichiarazione congiunta tra cattolici e luterani
sulla dottrina della giustificazione. L'Ospitalita' Eucaristica, a favore
della quale si e' espresso anche l'Institut fuer Oekumenische Forschung
["Istituto per la ricerca ecumenica"] di Tubinga, da lui fondato nel 1963,
in occasione dell'Oekumenischer Kirchentag [raduno ecumenico delle Chiese in
Germania] del 2003, e' per Kueng un passo nella direzione giusta. Hans
Kueng, come nessun altro nel nostro tempo, ha riaperto e tenuto desta la
questione della verita' nel cristianesimo. Dopo il Concilio, e in misura
piu' marcata in occasione dell'enciclica, pubblicata nel 1967, sul celibato
e dell'enciclica Humanae vitae del 1968 sulla regolazione delle nascite,
Kueng, nel suo libro apparso nel 1970, Unfehlbar? Eine Anfrage [Infallibile?
Una domanda, tr. it., 1970], ha posto il problema dell'infallibilita' del
magistero pontificio.
Per questo, il 18 dicembre 1979, sotto il pontificato di papa Giovanni Paolo
II, fu privato della licenza ecclesiale all'insegnamento universitario, la
cosiddetta missio canonica. Ma Kueng non ha ritrattato le sue affermazioni,
teologicamente fondate, sul discusso dogma dell'infallibilita' del 1870,
mostrando cosi' che quando si tratta di opporsi alle arroganze di Roma
virtu'' non e' solo l'obbedienza, ma anche la resistenza. Nel 1968 ha
redatto la dichiarazione Fuer die Freiheit der Theologie ["Per la liberta'
della teologia"], rielaborata da Yves Congar, Karl Rahner e Edward
Schillebeeckx e infine sottoscritta da 1360 teologhe e teologi cattolici di
tutto il mondo, tra cui anche Joseph Ratzinger. Nel 1989 Kueng era tra i
firmatari della Koelner Erklaerung ["Dichiarazione di Colonia"], che si
espresse a favore di una cattolicita' aperta e contro l'allargamento
indiscriminato dell'autorita' pontificia.
Hans Kueng e' uno dei padri spirituali della Initiative Kirche von unten
(IKvu) ["Iniziativa per una Chiesa dal basso"] oltre che dell'"Appello al
Popolo di Dio" del 1995. Il secondo volume della sua autobiografia,
Umstrittene Wahrheit ["Una verita' controversa"] offre una fondazione
storica e sistematica delle richieste di We Are Church (Noi Siamo Chiesa),
che si sono delineate con chiarezza gia' a partire dal Concilio Vaticano II
e per cui Kueng ha combattuto, facendole sue, gia' negli anni Sessanta e
Settanta del Novecento.
Il fatto che le richieste di Kueng al papato nella sua forma attuale non
abbiano trovato alcuno sbocco e' comprensibile se si considerano da un lato
i conflitti sempre piu' forti tra Roma e le Chiese locali e dall'altro la
paralisi della collegialita' episcopale. Il celibato obbligatorio,
l'ordinazione delle donne e il riconoscimento dell'Eucarestia ed altre
riforme, malgrado tutti i divieti di Roma, restano all'ordine del giorno.
Nel corso dell'inatteso incontro, nel settembre 2005, con papa Benedetto
XVI, il suo precedente collega professore Ratzinger, vennero esclusi fin
dall'inizio temi relativi alle riforme interne alla Chiesa. Ma anche dopo
questo colloquio Hans Kueng ha continuato e continua, come sempre, a
impegnarsi a favore dei desideri di riforma di We Are Church e di un
rinnovamento della Chiesa dalla base.
Oggi Kueng e' fortemente impegnato nel dialogo interreligioso, tema sul
quale egli stesso ha pubblicato tre grandi opere, sull'ebraismo (1991), sul
cristianesimo (1995) e sull'islam (2004). Dal 1990 si dedica al Progetto per
un'etica mondiale, che dal 1995 porta avanti nella Stiftung Weltethos
["Fondazione per un'etica mondiale"]. E va considerata una pietra miliare la
Dichiarazione per un'etica mondiale, approvata nel 1993 dal Parlamento delle
religioni mondiali a Chicago, che ha portato alla creazione di una rete
globale di relazioni interreligiose.
Movimento internazionale "We Are Church - Noi Siamo Chiesa"
Roma, Berlino, Parigi, Madrid, Londra, Lisbona, 19 marzo 2008

5. PROPOSTE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO
[Dal sito www.nonviolenti.org riprendiamo e diffondiamo]

Anche con la prossima dichiarazione dei redditi sara' possibile
sottoscrivere un versamento al Movimento Nonviolento (associazione di
promozione sociale).
Non si tratta di versare soldi in piu', ma solo di utilizzare diversamente
soldi gia' destinati allo Stato.
Destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e'
facile: basta apporre la propria firma nell'apposito spazio e scrivere il
numero di codice fiscale dell'associazione.
Il codice fiscale del Movimento Nonviolento da trascrivere e': 93100500235.
Sono moltissime le associazioni cui e' possibile destinare il 5 mille. Per
molti di questi soggetti qualche centinaio di euro in piu' o in meno non
fara' nessuna differenza, mentre per il Movimento Nonviolento ogni piccola
quota sara' determinante perche' ci basiamo esclusivamente sul volontariato,
la gratuita', le donazioni.
I contributi raccolti verranno utilizzati a sostegno della attivita' del
Movimento Nonviolento ed in particolare per rendere operativa la "Casa per
la pace" di Ghilarza (Sardegna), un immobile di cui abbiamo accettato la
generosa donazione per farlo diventare un centro di iniziative per la
promozione della cultura della nonviolenza (seminari, convegni, campi
estivi, eccetera).
Vi proponiamo di sostenere il Movimento Nonviolento che da oltre
quarant'anni con coerenza lavora per la crescita e la diffusione della
nonviolenza.
Grazie.
Il Movimento Nonviolento
*
P. S.: se non fai la dichiarazione in proprio, ma ti avvali del
commercialista o di un Caf, consegna il numero di codice fiscale e di'
chiaramente che vuoi destinare il 5 per mille al Movimento Nonviolento.
Nel 2007 le opzioni a favore del Movimento Nonviolento sono state 261
(corrispondenti a circa 8.500 euro, non ancora versati dall'Agenzia delle
Entrate) con un piccolo incremento rispetto all'anno precedente. Un grazie a
tutti quelli che hanno fatto questa scelta, e che la confermeranno.
*
Per ulteriori informazioni e contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel.
0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an@nonviolenti.org, sito:
www.nonviolenti.org

6. LETTURE. FRANCESCA BALENA ARISTA: LE CORBUSIER E IL RAZIONALISMO
Francesca Balena Arista, Le Corbusier e il razionalismo, E-ducation - Il
sole 24 ore, Firenze-Roma 2008, pp. 360, euro 14,90 (in supplemento al
quotidiano "Il sole 24 ore"). In un volume di grande formato una bella
monografia, ovviamente ricca di illustrazioni e schede. La raccomandiamo,
massime a chi non ha ancora avuto modo di accostarsi alla grande teoria e
prassi dell'architettura novecentesca.

7. RIEDIZIONI. CARSON McCULLERS: IL CUORE E' UN CACCIATORE SOLITARIO
Carson McCullers, Il cuore e' un cacciatore solitario, Einaudi, Torino 2008,
pp. X + 370, euro 11,80. Il primo romanzo di Carson McCullers nell'ormai
classica traduzione di Irene Brin, con una prefazione di Goffredo Fofi.
Einaudi con questo volume inizia la ripubblicazione dell'opera narrativa
della scrittrice americana, un'opera che continua ad appassionarci.

8. RIEDIZIONI. GEORGE ORWELL: GIORNI IN BIRMANIA
George Orwell, Giorni in Birmania, Longanesi, Milano 1948, Mondadori, Milano
2006, pp. XII + 332, euro 8,40. Un libro che resta una forte denuncia del
colonialismo, del razzismo, dell'imperialismo, della repressione. Amo tutti
i libri di Orwell, anche nelle loro parti frettolose e scucite, ovunque
infatti vi ho sempre sentito risuonare un impegno politico ed esistenziale,
un anelito e un appello alla verita' e alla giustizia, che Eric Arthur Blair
sempre senti' con una sincerita' e un impegno che e' raro, assai raro
trovare tanto nella letteratura come nella politica. E se continuo a pensare
che Omaggio alla Catalogna sia uno dei libri fondamentali del Novecento, e
che dopo di esso la Fattoria degli animali e soprattutto 1984 siano letture
indispensabili, ogni altro libro di Orwell ho letto con passione, e come per
le opere di Camus, di Boell, di Silone e di pochi altri ho sempre sentito
essere questa la letteratura che vale, che chiama a riconoscere il dolore
che tutti accomuna, che chiama alla lotta contro ogni oppressione.

9. RIEDIZIONI. PIER PAOLO PASOLINI: PETROLIO
Pier Paolo Pasolini, Petrolio, Einaudi, Torino 1992, Mondadori, Milano 2005,
2007, pp. VIII + 664, euro 10,80. A cura di Silvia De Laude e con una nota
filologica di Aurelio Roncaglia, le centinaia e centinaia di pagine di
appunti per il libro cui Pasolini lungamente attese e che non scrisse. E' un
testo illeggibile che lascia interdetti, vi soffia certo talvolta lo spirito
piu' acuto e ispirato del Pasolini degli Scritti corsari e delle Lettere
luterane (quegli interventi civili che a noi sembrano la cosa migliore
dell'opera sua, la misura piu' adeguata del suo scrivere, piu' delle Ceneri
di Gramsci e di Ragazzi di vita e Una vita violenta), ma anche quello
mortifero e sconcertante di Salo' (che dei suoi film - molti dei quali di
una poesia soave e struggente, di una bellezza dolorosa e abbagliante - ci
pare l'unico totalmente orribile, non altro che orribile). E dal primo
all'ultimo appunto vi senti come la premonizione e la notomia di una
catastrofe, ad un tempo storica e biografica: il passo degli assassini che
si avvicina...

10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

11. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti: azionenonviolenta@sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.miritalia.org; per contatti: mir@peacelink.it, luciano.benini@tin.it,
sudest@iol.it, paolocand@libero.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per
contatti: info@peacelink.it

NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 404 del 24 marzo 2008

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

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